
La comunicazione ormai lo sappiamo prende spunto dalla vita di tutti i giorni. Il cinema e i loro tormentoni entrano nello slang quotidiano e diventano modi di dire. Con la morte di Paolo Villaggio finisce quindi un’era, quella dell’impiegato sfigato, che ha contraddistinto tutti gli anni Ottanta e Novanta. Generazioni intere sono cresciute facendo il verso il Ragionier Fantozzi e più o meno consapevolmente ci siamo trovati a ripetere le frasi del celeberrimo personaggio talvolta senza nemmeno renderci conto fossero sue.
Ormai che La corazzata Potëmkin sia una cagata pazzesca lo sanno tutti. Anche quelli che non sanno cosa sia questa corazzata Potëmkin, e anche quelli che pensano che sia un capolavoro e ancora si rammaricano per i danni fatti da quella battuta sulla cultura di un paese intero. Se si deve parlare male della cultura-alta-e-noiosa, se si deve fare una battuta sul film coreano che ha vinto a Cannes ma che nessuno ha davvero voglia di vedere, si cita la corazzata Potëmkin e si cita Paolo Villaggio. È stato uno dei più grandi comici italiani, di quelli in grado di entrare nella cultura popolare con personaggi, espressioni, frasi e modi di dire che ancora oggi vengono usati da chi è nato molto dopo l’uscita dei suoi film.
La popolarità dei suoi film, ma sopratutto del suo personaggio ha dunque creato un filone comunicativo che sarà difficile sdraiare. Questo ancora prima dell’avvento dei social network, dei meme e dell’istituzione degli hashtag.
Un virilismo che a tutt’oggi fa difficoltà ad essere raggiunto persino dalle più grandi agenzie di comunicazione e copywriter.
Il 29 aprile 2013 Giorgia Meloni (classe 1977) dice in parlamento (29 aprile 2013) che c’è “un leggerissimo problema di copertura finanziaria”. Quel leggerissimo pronunciato calcando sulla prima sillaba, lég-gerissimo, viene da Fantozzi (“ho una leggerissima sudorazione”). Quando Paola Cortellesi (classe 1973) annaspa nello sketch della doppiatrice (Magica Trippy). Quell’annaspare – bocca spalancata, palpebre a mezz’asta – viene da Fantozzi.