Marzo 13, 2024

L’Italia al centro di una rivoluzione verde grazie all’agrivoltaico

L’agrivoltaico cresce sempre più in Italia perchè combina la produzione di energia fotovoltaica con la preservazione delle attività agricole pastorali. Impiega tecnologie innovative che includono il montaggio di moduli fotovoltaici elevati da terra e, in alcuni casi, la loro rotazione, per non interferire con l’agricoltura. Permette l’uso dell’agricoltura digitale e di precisione, oltre all’installazione di sistemi di monitoraggio per valutare l’impatto dell’installazione sulle colture, sull’uso dell’acqua, sulla produttività agricola, sulla continuità delle operazioni agricole, sul recupero della fertilità del suolo, sl microclima e sulla resilienza ai cambiamenti climatici. In Sicilia ad esempio, EOS Investment Management Group ha acquisito sei nuovi impianti da Lightsource per un investimento totale di 300 milioni di euro. 

Dati sull’agrivoltaico in Italia e in Europa

Gli impianti agrivoltaici nel nostro Paese stanno diventando sempre più popolari e, secondo un report del Solar Power Europe, sarebbero in aumento anche il loro impatto e potenziale in Europa. Nel 2021, in Italia, la superficie occupata dagli impianti fotovoltaici a terra era di 152,1 km², ovvero lo 0,05% del territorio nazionale. L’impatto, rispetto alla copertura del suolo delle strade, è marginale, ossia 9.200 km² (3%). Questa comparazione evidenzia come sia limitato l’impatto dei pannelli fotovoltaici sull’uso, specialmente considerando i benefici che offrono. 

Nonostante il consumo del suolo per le coperture artificiali sia di circa 21.500 km² in Italia, per raggiungere gli obiettivi del piano PNIEC relativi al fotovoltaico a terra sarebbero necessari soltanto 405 km² di pannelli.  Nel 2022, il fotovoltaico è aumentato del 50%, 25 dei 27 Paesi dell’UE hanno investito in energia solare. La Germania guida la classifica con 7,9 GW installati, seguita dalla Spagna con 7,5 GW. Altre nazioni rilevanti includono la Polonia (4,9 GW), I Paesi Bassi (4,0 GW), la Francia (2,7 GW) e l’Italia (2,6 GW). Il mercato europeo in questo settore risente della concorrenza cinese, risultando in una prevista perdita di quote di mercato dall’18,5% al 17,1%. 

Azioni concrete per promuovere la sostenibilità

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha firmato un decreto, il 21 dicembre 2023, che rappresenta una svolta per l’agrivoltaico in Italia. L’obiettivo è quello di installare almeno 1,04 Gigawatt di impianti entro il 2026, finanziato con circa 1,7 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi dal PNRR e il resto dei fondi nazionali. 

Approvato dopo un processo iniziato ad aprile 2023 e finalizzato con l’approvazione della Commissione Europea, il decreto punta a incrementare la sostenibilità e ridurre i costi di produzione nell’agricoltura, assegnando 300 MW di impianti agrivoltaici di massimo 1 MW per aziende agricole e 740 MW per associazioni temporanee di imprese, con incentivi che includono un contributo in conto capitale del 40% e una tariffa incentivante per 20 anni, variabile in base alla zona geografica. Gli imprenditori agricoli godranno di condizioni favorevoli rispetto alle associazioni temporanee di imprese, essendo esenti dall’obbligo di riduzione sulla tariffa incentivante.

Fonte: https://www.contatti-energia.it/news/dalla-sicilia-alleuropa-agrivoltaico/

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